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Configurazione dell’infrastruttura IT: come eliminare gli errori automatizzando la governance

Con la diffusione delle infrastrutture enterprise cloud-based, acquista crescente importanza adottare tecnologie di verifica automatica della conformità delle configurazioni rispetto alle policy aziendali e ai requisiti stabiliti

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Oggi le infrastrutture IT delle imprese tendono a diventare sempre più ibride: tuttavia, a prescindere dal fatto che vengano implementate on-premise, nel cloud, o in entrambi questi ambienti, esse devono in ogni caso soddisfare determinati requisiti di conformità con le policy e i criteri di funzionamento stabiliti da ciascuna organizzazione. In fase di dispiegamento delle risorse IT in produzione, capita però spesso che esse non vengano controllate o revisionate con la dovuta frequenza, per assicurare che continuino a operare aderendo ai criteri di compliance con le regole in essere: e sono proprio tali problemi che motivano la necessità di un sistema di governance dell’infrastruttura IT aziendale.

Quali sono i problemi di configurazione dell’infrastruttura IT
Nel mondo delle imprese, un classico problema è rappresentato dagli errori di configurazione dell’infrastruttura IT (configuration drift), che avvengono quando modificazioni impreviste a livello hardware o software creano un ambiente di elaborazione incompatibile con le specifiche implementate manualmente, o attraverso script automatizzati. Può trattarsi ad esempio di cambiamenti manuali eseguiti in ambienti di sviluppo o test che non vengono trasferiti in produzione causando malfunzionamenti; altri effetti del configuration drift possono tradursi nella perdita di memoria in un’applicazione. E se tutti questi difetti non vengono individuati e riparati possono associarsi, arrivando a causare il blocco dei sistemi, come nel caso di un’applicazione che consuma progressivamente memoria, fino a quando non si verifica uno ‘stack overflow’ che provoca il malfunzionamento o il blocco del programma.
Le derive di configurazione si manifestano nel tempo, quando il software è installato, modificato o rimosso, o quando i cambiamenti di configurazione dell’infrastruttura implementati manualmente dallo staff IT non vengono documentati in maniera adeguata per accertare la relativa compliance: ed oggi, con l’emergere di API (application programming interface), container e microservizi che frammentano le tradizionali applicazioni monolitiche in centinaia di piccoli componenti, un mancato completo controllo della loro attività può condurre a configurazioni dell’infrastruttura IT che perdono la conformità con le regole di governance dell’infrastruttura stabilite da un’impresa. 

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