A livello mondiale, nelle aziende, i sistemi di storage SAS-enabled, quindi compatibili con la tecnologia SAS, rimangono la maggioranza. La capacità di storage connessa al Serial Attached SCSI è in crescita, prospettando una lunga permanenza di questa tecnologia nel mercato
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Nell’era dell’intelligenza artificiale, e con enormi volumi di dati, le esigenze di storage dei data center stanno aumentando a livelli inediti, e, parallelamente, la tecnologia di memorizzazione si evolve, per riuscire a soddisfare le crescenti necessità delle organizzazioni.
È il caso, ad esempio, di Serial Attached SCSI (SAS), che continua a rappresentare una tecnologia integrante per i sistemi di storage delle organizzazioni, sia che si tratti di piccole e medie aziende (SMB), di aziende di fascia enterprise, di data center hyperscale o di storage dedicato ad applicazioni spaziali. Questo in sintesi il succo della presentazione che Cameron Brett, presidente del consiglio di amministrazione di SNIA STA Forum, ha illustrato al Technology Live!, un evento svoltosi in novembre a Londra, interamente dedicato alle tecnologie di storage.
Come parte di SNIA (Storage Networking Industry Association), un’associazione senza scopo di lucro che sviluppa standard e specifiche internazionali, lo SNIA SCSI Trade Association (STA) Forum ha la missione di promuovere la comprensione e l’uso della tecnologia SAS e di influenzare l’evoluzione degli standard SCSI per soddisfare le future esigenze del settore. Tra gli obiettivi, la comunicazione all’industria dei benefici di SAS e SCSI, oltre che il mantenimento e l’aggiornamento della roadmap tecnologia di SAS, per guidare ricerca, sviluppo, finanziamenti. Tra i principali membri di STA figurano Broadcom, Intel, Kioxia, Microchip, Molex, Samsung, Seagate, Toshiba.
*L'articolo è stato anche ripreso sulla pagina web di SNIA STA Forum
