Post in evidenza

Con l’AI generativa cambiano infrastruttura cloud, on-premise ed edge

Hyperscaler e imprese sono sotto pressione per aggiornare i propri sistemi e adeguarli per gestire i workload di AI generativa Leggi l'a...

Cos’è lo sviluppo low code e quali sono le piattaforme disponibili

Nell’era della trasformazione digitale, l’approccio low code può rappresentare la chiave per accelerare lo sviluppo applicativo in azienda: ma occorre saper individuare quali soluzioni sono in grado di supportare esigenze di classe enterprise




Negli odierni ambienti IT, l’esigenza di accelerare lo sviluppo del software a livello enterprise sta diventando sempre più sentita, e gli strumenti di sviluppo low code rappresentano una delle possibili soluzioni per soddisfarla. Oggi, la competitività di qualunque impresa è messa alla prova di continuo da dinamiche di mercato che si evolvono con rapidità, e impongono ai responsabili del business, non solo d’innovare prodotti e servizi, ma di farlo aumentando anche l’agilità dell’organizzazione e comprimendo il più possibile il time-to-market.

Modello di sviluppo low code: cos’è
Per capire cosa si voglia intendere con il concetto low code, e che caratteristiche distintive debba possedere una piattaforma tecnologica improntata su questo paradigma, si può cominciare con la definizione fornita dalla società di ricerche Gartner: quest’ultima descrive come piattaforma applicativa low code enterprise (low-code application platform – LCAP), una piattaforma in grado di supportare il rapido sviluppo e deployment delle applicazioni, attraverso l’utilizzo di tecniche low-code e no-code, come ad esempio la progettazione e lo sviluppo applicativo di tipo dichiarativo basato su modelli (model-driven), assieme all’implementazione semplificata (“one-button”) delle applicazioni stesse.

Meccanismo low code: come funziona
In sostanza, dal punto di vista generale, grazie alle tecniche low code, quando si deve sviluppare un’applicazione non è più necessario scrivere codice, ma è sufficiente descrivere come l’applicazione stessa deve essere fatta e quali funzionalità dovrà svolgere. Ciò è possibile utilizzando, direttamente attraverso l’interfaccia della piattaforma low code, oggetti grafici, tecniche visuali e dichiarative, ed eseguendo operazioni ‘drag and drop’ con il dispositivo di puntamento del computer: in questo modo l’applicazione si può sviluppare più velocemente, perché è l’intelligenza dell’algoritmo che poi si preoccupa di tradurla in codice.
La facoltà delle piattaforme low code di consentire all’utente di definire in modo semplice quali devono essere i requisiti dell’applicazione, e di usare strumenti grafici e building block di volta in volta riutilizzabili per crearne di nuove, rende accessibile lo sviluppo applicativo anche ai non esperti di programmazione. Dunque, le piattaforme low code non soltanto aiutano gli sviluppatori professionisti ad accelerare la velocità di programmazione, ma estendono l’adozione dei propri strumenti anche agli esperti del business che, senza necessità di scrivere codice, diventano in grado di dare il loro contributo e partecipare allo sviluppo dell’applicazione enterprise. 


Nessun commento

Commenta questo post