SUSE: “Assieme a Rancher, vogliamo liberare la capacità d’innovazione delle aziende”

Con la recente acquisizione di Rancher Labs, SUSE, che fa del modello open source la propria bandiera, punta ad azzerare i rischi di lock-in, in cui imprese e organizzazioni possono incorrere adottando soluzioni IT basate su tecnologie proprietarie. In questa intervista, Gerald Pfeifer, CTO di SUSE per la regione EMEA, parla a tutto campo, illustrando la propria prospettiva sui temi più caldi dell’innovazione digitale

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Nella visione di SUSE, la digital transformation può compiersi in profondità, estendendosi agilmente dal datacenter, al cloud, all’infrastruttura edge, e il modello open source è la strada maestra per raggiungere l’obiettivo. Soprattutto dopo che lo scorso dicembre la società ha annunciato il completamento dell’acquisizione di Rancher Labs, e della sua piattaforma di gestione per Kubernetes. Abbiamo voluto approfondire il significato delle ultime mosse strategiche dell’azienda, intervistando Gerald Pfeifer, CTO di SUSE per la regione EMEA.

ZeroUno: La storia di SUSE, e il suo impegno con Linux e l’open source, risalgono al 1992. Oggi, l’obiettivo dichiarato di SUSE è “dare agli utenti la libertà d’innovare ovunque”: dalla sua prospettiva, potrebbe delineare in breve l’evoluzione dello scenario IT, e definire in questo contesto i pilastri tecnologici chiave che supportano la filosofia dell’azienda di dare questa “libertà” alle imprese che stanno affrontando la trasformazione digitale?

Gerald Pfeifer: I clienti necessitano di un’infrastruttura IT flessibile e robusta, che consenta loro d’innovare oggi e nel futuro. La disruption avviene in tutti i settori: nuove tecnologie creano nuovi modelli di business e richiedono velocità, agilità e un approccio veramente open. Solo così i clienti possono evolvere la propria strategia IT in base ai requisiti di business e alla propria esigenza d’innovazione, e non in funzione degli obblighi contrattuali verso un fornitore. 

Dando ascolto ai nostri clienti fin dall’inizio, abbiamo cambiato il corso dell’innovazione aziendale introducendo gli standard enterprise nel mondo Linux, includendo anche il mainframe, e fornendo flessibilità e zero vendor lock-in.

Con l’odierna trasformazione del business, i dati e la loro elaborazione avvengono in luoghi diversi nel datacenter, nel cloud e nell’edge. E oggi noi offriamo l’unico sistema operativo Linux adattabile del settore. In collaborazione con Elektrobit, ad esempio, stiamo sviluppando una piattaforma software per la guida autonoma. Inoltre, la nostra piattaforma interoperabile di gestione per Kubernetes e le soluzioni per l’edge computing aiutano i nostri clienti ad avere successo nel loro business, con una libertà e capacità senza precedenti d’innovare ovunque.

ZeroUno: Di recente, SUSE ha acquisito Rancher Labs: ora, con il completamento di questa acquisizione, SUSE ha l’opportunità di creare nuove sinergie tecnologiche e commerciali. Quali sono esattamente le motivazioni fondamentali e gli obiettivi di business di questa mossa, sia nel breve, sia nel lungo termine?

Gerald Pfeifer: SUSE e Rancher sono complementari, un connubio perfetto: siamo simili in molti aspetti. Condividiamo l’attenzione all’ascolto e al coinvolgimento dei clienti, e stiamo guidando l’innovazione nel mondo open source, oltre che nelle nostre offerte. Con le nostre soluzioni open source zero lock-in, consentiamo ai clienti d’innovare dovunque. 

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