Electrospider è una macchina in grado di ricreare tessuti e interi organi umani, capaci di adattarsi al singolo paziente. Aurora De Acutis, ricercatrice e presidente della startup Bio3DPrinting, ha illustrato funzionamento e applicazioni dello strumento al recente 3DExperience World di Houston
Nell’era digitale, la creazione di tecnologie e tecniche complesse, altamente innovative, è sempre più spesso il risultato di un lavoro di ricerca scientifica interdisciplinare, supportato da software evoluto, e reso possibile dalla collaborazione tra ambiente accademico e mondo delle imprese: nel nostro paese, esiste una partnership tra università e industria che ha portato allo sviluppo di un progetto scientifico e tecnologico particolarmente innovativo e affascinante.
Tale progetto si è originato dalla sinergia tra software di progettazione 3D, manifattura additiva (stampa 3D) e biostampa 3D, per la realizzazione di una macchina molto sofisticata nel campo della biofabbricazione di tessuti e organi umani, che trovano applicazioni nella medicina rigenerativa, nella cura di malattie e nella sperimentazione di nuovi farmaci.
Il progetto è della startup italiana Bio3DPrinting, ed è stato ampiamente illustrato a febbraio, a Houston, Texas, in occasione del 3DExperience World 2025, l’evento che Dassault Systèmes, società fornitrice di software di progettazione 3D, PLM (product lifecycle management) e prototipazione virtuale, organizza annualmente con gli operatori del settore.
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Nell’era digitale, la creazione di tecnologie e tecniche complesse, altamente innovative, è sempre più spesso il risultato di un lavoro di ricerca scientifica interdisciplinare, supportato da software evoluto, e reso possibile dalla collaborazione tra ambiente accademico e mondo delle imprese: nel nostro paese, esiste una partnership tra università e industria che ha portato allo sviluppo di un progetto scientifico e tecnologico particolarmente innovativo e affascinante.
Tale progetto si è originato dalla sinergia tra software di progettazione 3D, manifattura additiva (stampa 3D) e biostampa 3D, per la realizzazione di una macchina molto sofisticata nel campo della biofabbricazione di tessuti e organi umani, che trovano applicazioni nella medicina rigenerativa, nella cura di malattie e nella sperimentazione di nuovi farmaci.
Il progetto è della startup italiana Bio3DPrinting, ed è stato ampiamente illustrato a febbraio, a Houston, Texas, in occasione del 3DExperience World 2025, l’evento che Dassault Systèmes, società fornitrice di software di progettazione 3D, PLM (product lifecycle management) e prototipazione virtuale, organizza annualmente con gli operatori del settore.
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