Mauden: da system integrator a integratore di API che rinnova il digital signage
La società ha presentato GETintouch, una soluzione che, integrando codice applicativo, raccoglie dati da molteplici fonti, canali social inclusi, e sfrutta l’intelligenza aumentata di IBM Watson per potenziare le facoltà degli schermi di digital signage in negozi e punti vendita, mettendoli in grado di erogare contenuti personalizzati per ciascun cliente.
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Roberta Viglione, Presidente e Amministratore Delegato di Mauden |
MILANO - Nella sintesi di Roberta Viglione, Presidente e Amministratore Delegato di un gruppo che oggi fattura oltre 45 milioni di euro, il nuovo volto di Mauden si distingue nella fusione di due anime: quella tradizionale, dell’integratore di sistemi, che ha consolidato negli anni, e quella, ‘fresca’, di creatore di progetti di trasformazione digitale, su cui sta investendo con determinazione, tramite vari progetti. Come lo spazio digitale Bou-Tek, inaugurato da Mauden nel 2015 nel cuore di Milano, ed equipaggiato con totem, grandi touchscreen interattivi con sfogliatori multimediali, telecamere, Wi-Fi, trasmettitori beacon, ‘magic mirror’ con funzioni di riconoscimento facciale e ‘sentiment analysis’, solo per citare alcune tecnologie. A chi lo visita, Bou-Tek dà dimostrazioni concrete, fa toccare con mano cosa si può fare con le moderne modalità d’interazione omnicanale, che mettono l’utente in comunicazione con un determinato brand. Nel 2015, ricorda Mauden, per lanciare prodotti o presentare le proprie strategie, hanno usato Bou-Tek nomi come IBM, Twitter, eBay.
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