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Self-scanning, avanti piano

Business - marzo 2008




di Giorgio Fusari

I sistemi per velocizzare la scansione dei codici a barre stanno raggiungendo un livello di maturità che consentirebbe una diffusione su larga scala. Ma gli investimenti elevati rappresentano ancora un ostacolo per le insegne italiane
Fare la spesa al supermercato o all’ipermercato è per tutti una grande comodità, per molti addirittura un preciso rituale da compiere nel fine settimana. Ma fra il momento in cui si riempie il carrello e quello in cui si paga s’interpone immancabilmente un lasso di tempo: l’attesa in fila alla cassa, più o meno noiosa e talvolta irritante, a seconda della sua durata. Tuttavia, da qualche anno esistono soluzioni per rendere meno frustrante questa esperienza dell’acquirente che vuol concludere il proprio percorso di spesa nel più breve tempo possibile. Sono i sistemi di self-scanning e self-checkout, in grado di facilitare e velocizzare sia la fase di scansione dei codici a barre dei prodotti, sia di automatizzare il pagamento degli stessi.
In questo campo un progetto attualmente in fase di sviluppo, ma al contempo fondato su una lunga sperimentazione precedente, è quello Leonardo, messo in cantiere da Coop Estense, cooperativa di consumatori presente nelle province di Modena, Ferrara e nella regione Puglia. Otto anni fa il retailer era partito con il sistema Salvatempo, oggi attivo in tutti gli ipermercati emiliani, in cui l’operazione di self-scanning poteva essere eseguita solo dai clienti soci, tramite terminali da prelevare all’ingresso dell’area di vendita, concludendo la spesa su una normale cassa assistita.

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