Atos Origin rafforza la strategia in Italia
Atos Origin, società fornitrice di servizi IT e partner tecnologico a livello mondiale per i Giochi olimpici, intende rafforzare la propria presenza in Italia, un mercato che l’amministratore delegato Bernard Bourigeaud (nella foto) ieri ha definito ‘molto difficile’. In effetti, nel nostro Paese, anche se in lieve ripresa, il comparto IT resta al di sotto della media europea (+3,8%). Nel 2006 la crescita complessiva è stata dell’1,5% (fonte: NextValue), con il settore dei servizi che ha avuto un incremento dello 0,6%, notevolmente più ridotto rispetto a quello del software (+2,6%) e dell’hardware (+2,2%).
Inoltre il 70% del budget IT rimane ancora dedicato agli interventi di manutenzione e riduzione dei costi, mentre gli investimenti in innovazione restano circoscritti a pochi settori. Anche la domanda si conserva molto selettiva, data la forte pressione competitiva che richiede alle aziende del settore ancora maggior flessibilità ed efficienza. Atos Origin, che nel 2006 in Italia ha fatturato 275 milioni di euro e occupa oltre 2.700 persone, intende affrontare queste sfide attraverso una strategia che fa leva soprattutto su alcuni asset fondamentali, come il data center di Pont Saint Martin (12 mila metri quadrati di area, operativo 24x7) e il polo di ricerca e sviluppo di Napoli.
In particolare, ha spiegato Arnaud Ruffat, da dicembre 2006 presidente e amministratore delegato di Atos Origin in Italia, l’obiettivo sarà di recuperare i livelli di profittabilità e ridurre i livelli manageriali per ottenere un’organizzazione più snella e orientata agli utenti. Quest’ultima sarà formata da sei business unit nei settori industriale, delle telecomunicazioni, finanziario, pubblico, della Sanità e dei servizi gestiti (managed services).
Inoltre il 70% del budget IT rimane ancora dedicato agli interventi di manutenzione e riduzione dei costi, mentre gli investimenti in innovazione restano circoscritti a pochi settori. Anche la domanda si conserva molto selettiva, data la forte pressione competitiva che richiede alle aziende del settore ancora maggior flessibilità ed efficienza. Atos Origin, che nel 2006 in Italia ha fatturato 275 milioni di euro e occupa oltre 2.700 persone, intende affrontare queste sfide attraverso una strategia che fa leva soprattutto su alcuni asset fondamentali, come il data center di Pont Saint Martin (12 mila metri quadrati di area, operativo 24x7) e il polo di ricerca e sviluppo di Napoli.
In particolare, ha spiegato Arnaud Ruffat, da dicembre 2006 presidente e amministratore delegato di Atos Origin in Italia, l’obiettivo sarà di recuperare i livelli di profittabilità e ridurre i livelli manageriali per ottenere un’organizzazione più snella e orientata agli utenti. Quest’ultima sarà formata da sei business unit nei settori industriale, delle telecomunicazioni, finanziario, pubblico, della Sanità e dei servizi gestiti (managed services).
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