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La tecnologia c'è, ora è tempo di ottimizzare

Network World Italia - 12 luglio 2005



Vendor, integratori di sistemi e distributori si confrontano su alcuni temi chiave: al centro gestione dei sistemi e dei dati e integrazione delle applicazioni.


di Giorgio Fusari

C'è ancora molto lavoro da fare per sistemare le infrastrutture IT delle aziende italiane: questo almeno uno dei punti chiave emersi dall'incontro di opinioni di alcune imprese fornitrici di tecnologie e servizi per il mondo business. L'occasione di confronto è stata il '5° Forum IT', organizzato da Grandangolo quest'anno ad Alghero e al quale hanno preso parte Bell Microproducts, Brocade Communications Systems, MRV Communications, Softek, Software AG, SSA Global, StorageTek, Tecnonet e Watermark. Due le tavole rotonde sui temi cruciali che preoccupano maggiormente i responsabili dei sistemi informativi. Nella prima, “Controllo, gestione e sicurezza dei sistemi e delle informazioni', il problema maggiormente esposto, anche se da prospettive diverse, non è tanto la mancanza di tecnologia quanto la necessità di adottare soluzioni specifiche per un determinato tipo di business e in grado di accrescerne la produttività. Marco Malafante, contry manager per l'Italia di Bell Microproducts, ha parlato di soluzioni hardware e software per una gestione più intelligente delle infrastrutture e delle informazioni esistenti nelle aziende, anche in rapporto alle recenti normative che disciplinano in maniera più stringente che in passato i processi di ILM (Information Lifecycle Management) e quindi la conservazione e il recupero delle informazioni. Per Tino Prato, country manager per l'Italia di Brocade, controllo e gestione significano consolidamento dei server, un processo che continuerà nel 2005, ma anche evoluzione delle applicazioni di ILM, che permetteranno di amministrare i dati in maniera più efficiente ed economica, memorizzando di volta in volta le informazioni sui supporti più adeguati (unità disco, unità nastro, ecc.) in rapporto alla tipologia dei dati stessi.

Reti e TLC
Anche nel mondo delle reti di telecomunicazioni, le infrastrutture tecnologiche non mancano, ma vanno gestite meglio. Secondo Nicola D'Innocenzo, direttore sviluppo business di MRV, nell'attuale contesto in cui i sistemi informativi sono sempre più distribuiti e in cui la distinzione tra i concetti di 'locale' e 'geografico' tende a scomparire, più che innovare occorre “rifare il tuning dei sistemi di tlc esistenti”. Questi ultimi infatti, pur essendo tutti amministrati da applicazioni di gestione della rete, spesso non funzionano in maniera ottimizzata e necessitano di una maggior capacità e qualità di controllo remoto dei vari tipi di dispositivi, che possono essere anche sensori, sistemi d'allarme o d'alimentazione elettrica. Nella visione di Fabio Carletti, country manager per l’Italia di Software AG, per i fornitori di tecnologia è fondamentale comprendere i bisogni che il mercato esprime. Fra l’altro, poiché molte aziende hanno dedicato l’80% del budget IT alla manutenzione delle infrastrutture esistenti, allocando sempre meno risorse economiche per l’avvio di nuovi progetti, occorre ragionare su come rendere più efficiente ciò che è già presente al loro interno e in ogni caso far uscire le imprese dall’ottica del puro mantenimento.


Il nodo conformità
Nel 5° Forum IT altri interessanti spunti di riflessione sono stati messi in risalto dalla seconda tavola rotonda, intitolata 'Integrazione e conformità: le sfide tecnologiche e aziendali del 2005, dalle PMI alla PA'. Proprio nel quadro della necessità per le aziende di conformarsi alle nuove normative come quella sulla tutela dei dati sensibili (196/2003) o sulla gestione del ciclo di vita delle informazioni, per Antonio Calvanese, responsabile per l’Italia di Fujitsu Softek, la soluzione migliore parlando di storage è realizzare un’infrastruttura IT il più possibile aperta e flessibile al cambiamento, quindi priva di vincoli particolari con determinate piattaforme hardware o software. Sempre in materia di storage, Rosy Auricchio, direttore marketing e comunicazione di StorageTek, sottolinea che investendo in queste tecnologie occorre avere ben chiaro ciò che occorre realmente 'in casa'; da parte sua il fornitore di tecnologia deve cercare di ridurre i costi di routine che gli utenti hanno nella gestione dei dati e consentire loro risparmi anche sui costi di formazione del personale.
Per Emilio Magni, direttore marketing di SSA Global per l’Europa Sud-Est, conformità significa soprattutto aderenza delle soluzioni tecnologiche alle esigenze di business dell’impresa, che oggi deve sempre avere a portata di mano le informazioni giuste per prendere in fretta e in modo corretto decisioni strategiche, riuscire a gestire gli effetti della globalizzazione e avere veloci ritorni sugli investimenti.

Evoluzione e integrazione
Quando invece si parla d'evoluzione delle reti di telecomunicazioni, per integrazione si può intendere per esempio la convergenza fra voce e dati: qui, spiega Gianpiero Bianchi, direttore marketing strategico di Tecnonet, dal punto di vista tecnologico integrare significa in molti casi unificare la gestione attraverso l'adozione di un'unica infrastruttura di tlc. Sempre a proposito d'integrazione, in futuro, spiega Gian Maria Odello, amministratore delegato di Watermark, il valore della tecnologia starà anche nella sua capacità di gestire i processi derivanti dalla comunicazione multicanale e dalla sempre più stretta interconnessione dei software gestionali utilizzati dai vari attori del mercato.

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