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Itanium 2, "un processore dedicato al back-end"

Computerworld - mercoledì 12 Giugno 2002

Luca Carpanelli (Intel) puntualizza gli obiettivi della nuova CPU: conquistare i server di fascia alta e supportare le applicazioni mission critical


di Giorgio Fusari

Itanium 2 sarà disponibile anche in Italia nella seconda metà dell'anno presso i maggiori OEM. Ma verso quali applicazioni sarà indirizzato? L'obiettivo, ci spiega Luca Carpanelli, strategic relationship manager della divisione Enterprise di Intel, è andare sui server di fascia alta che gestiscono le applicazioni mission critical delle aziende e controllano il back-end, ovvero i database, gli ERP, la business intelligence e le transazioni sicure di e-commerce. "Itanium 2 - sottolinea Carpanelli - va a toccare quella fascia di mercato fino a qualche anno fa gestita solo da società come Sun o IBM". La gamma Itanium si completa con la famiglia Xeon a 32 bit, che continua a esistere e a evolversi, e che tipicamente gestisce le applicazioni di front-end.
I processori Itanium non significano solo il miglioramento dei sistemi. "C'è stato anche un grossissimo lavoro - continua Carpanelli - per supportare i principali applicativi di e-business, ottimizzandoli sia sulla piattaforma a 32 che su quella a 64 bit. Questo ci permette da almeno un anno di gestire numerosi progetti per grosse società sulla parte di soluzioni mission critical".
Tra gli accordi per la nuova piattaforma c'è quello con Bull: questa, dice Carpanelli, è una delle società meglio posizionate nella realizzazione di soluzioni basate su Itanium. Ma c'è stato anche un grosso investimento di HP e Compaq, che erano già state coinvolte nella progettazione del processore e che hanno programmi per far convergere le loro architetture proprietarie (RISC) su Itanium 2, non appena sarà disponibile in volumi sufficienti.

Cosa è stato detto all'Intel Developer Forum
Sono stati soprattutto gli sviluppi componentistici nel settore dei server a calamitare l'attenzione di operatori, utenti e sviluppatori accorsi a fine maggio all'Intel Developer Forum di Monaco di Baviera, in Germania, l'appuntamento europeo più importante per conoscere in anticipo le novità e le strategie del costruttore americano. Il nuovo processore Itanium 2 è stato la star dell'evento, pur restando, al momento, non disponibile ufficialmente.
Mike Fister, vice presidente e direttore generale dell'Enterprise Platforms Group di Intel, ha illustrato a una platea di oltre 1.000 persone l'evoluzione dei tradizionali server verso segmenti di mercato diversificati, con requisiti differenti in termini di prestazioni, formati e consumo di energia. Identificando il 2002 come l'anno più importante per Intel nell'enterprise computing, Fister ha annunciato il prossimo rilascio del processore Itanium 2, destinato a diventare il secondo componente della famiglia di processori Itanium.
Itanium 2, noto con il nome in codice di McKinley, è il secondo processore Intel a 64 bit, parte di una famiglia concepita per realizzare una vasta gamma di piattaforme e applicazioni per server e workstation di fascia alta. L'arrivo sul mercato è previsto per quest'estate. Grazie a maggiori velocità di trasferimento dati e miglioramenti architetturali, secondo Fister le macchine che ne faranno uso "avranno prestazioni da 1,5 a 2 volte superiori ai sistemi basati su processore Itanium", con un miglioramento significativo anche rispetto ai sistemi RISC. Diversi produttori europei di hardware, Bull e Fujitsu Siemens, hanno approfittato dell'IDF per presentare i prossimi prodotti e annunciare i piani per i server IA-64.
L'architettura del processore prevede 3 MB di memoria cache di terzo livello (L3) sul chip. La frequenza sarà superiore del 25% a quella attuale dei chip Itanium, cioè passerà da 800 MHz a 1 GHz. Naturalmente Itanium 2 sarà compatibile con tutto il software compilato per la prima generazione di Itanium.

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