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Comunicazione M2M: più automazione con le API generative

Le interfacce di programmazione applicativa (API) basate su AI generativa possono aumentare l’efficienza delle interazioni machine-to-machine (M2M). Rispetto a meno del 5% nel 2023, entro il 2026, prevede la società di ricerca e consulenza Gartner, più dell’80% delle imprese avranno utilizzato API GenAI-based, e/o implementato applicazioni GenAI-enabled in ambienti di produzione

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La comunicazione M2M (machine-to-machine), attraverso API, permette di connettere in maniera diretta macchine e dispositivi per consentire lo scambio reciproco di dati, informazioni, ed eseguire azioni senza necessità di intervento umano, migliorando i sistemi di controllo e automazione in vari settori industriali. Oggi, apprendimento automatico (machine learning – ML), intelligenza artificiale (AI), AI generativa (GenAI) hanno il potenziale di far evolvere ulteriormente sistemi e applicazioni M2M: è infatti importante ricordare che il concetto di comunicazione M2M non è nato ieri, ma esiste da molto tempo, e si è trasformato passando attraverso tappe fondamentali.

Un momento chiave, ad esempio, è stato il lancio nel 1991 del sistema GSM (Global System for Mobile communication), la prima rete radiomobile digitale, con i successivi progetti di implementazione di applicazioni M2M basate su reti radiomobili GSM e GPRS (General Packet Radio Service). Un decennio più tardi, negli anni 2000, i sistemi M2M compiono una graduale transizione verso il paradigma Internet of Things (IoT) e l’utilizzo del cloud computing, che emergono come nuovi, prevalenti modelli di connettività. 

 

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