AppQuality: “Ecco come il crowdtesting ci aiuta a trovare bug in app e siti di e-commerce”
Richiamando le attuali sfide nel testing del software, Luca Manara, CEO e co-founder di AppQuality, spiega perché usare una metodologia di crowdtesting può fare la differenza nel determinare la qualità finale di applicazioni e servizi digitali
Cos’è il crowdtesting e come può aiutare a creare software migliore? Migliorare la qualità del software al cuore di applicazioni e servizi digitali significa eliminare il più possibile eventuali difetti di funzionamento, prima che, ad esempio, la nuova mobile app venga pubblicata sullo store online, o che il sito di e-commerce nuovo di zecca diventi attivo sul web. Sono mal di testa che giornalmente accomunano sviluppatori, responsabili quality assurance, CIO e chi in genere opera nello sviluppo IT. Momenti di ansia la cui frequenza aumenta soprattutto oggi, in ambienti IT dove il paradigma DevOps si diffonde, per accelerare i cicli di sviluppo, e consentire il continuo rilascio di nuove versioni di app e servizi digitali, con l’obiettivo di renderli ogni volta più stabili, efficienti, ricchi di nuove funzionalità.
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