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Città cablate: Milano in prima fila

NetworkWorld Italia - 7 agosto 2000



Mille chilometri di infrastrutture TLC per la messa in opera della nuova generazione di servizi Internet



Le fibre ottiche arrivano anche in città e nei palazzi di aziende e privati per offrire agli utenti, attraverso l’accesso a una sola rete, servizi di telefonia, trasmissione dati, navigazione in Internet e tv interattiva.



In questo momento in Italia tale tendenza si manifesta con evidenza: basta guardare alle attività dei nuovi operatori di telecomunicazioni come E-via che ha in progetto, con un piano di investimento triennale, di cablare il Paese posando circa 8 mila chilometri di cavi in fibra ottica in 100 città.



In questo scenario dinamico a fare da avanguardia fra le varie iniziative, considerato anche il calibro degli operatori interessati, i lavori già in parte compiuti e gli obiettivi, è il piano di cablatura della città di Milano: un edificio con circa 700 appartamenti dotati di connessioni in fibra ottica per servizi multimediali è già attivo nell’area di Rogoredo, a sud di Milano, e per quella che è di fatto la capitale economica e industriale d’Italia i dirigenti del Comune hanno grandi aspettative.



Forte coinvolgimento



In termini di sviluppo dei servizi dedicati ai cittadini vi sarà la possibilità, grazie a una rete unitaria e integrata con gli altri enti territoriali, di semplificare i procedimenti amministrativi e i rapporti tra pubblica amministrazione, imprese e privati attraverso l’utilizzo di call center, lo sviluppo di portali e la fornitura di servizi Internet accessibili dai personal computer e dai telefoni cellulari. In termini di occupazione invece i nuovi servizi della Milano cablata dovrebbero portare alla nascita di nuove imprese e professioni: si parla, secondo alcune stime, di circa 150 mila nuovi posti di lavoro previsti per i prossimi quindici anni e di vari settori industriali interessati. Si intravede la formazione di un grande mercato multimediale che coinvolgerà non solo aziende di software e TLC ma anche i comparti dell’intrattenimento, dell’informazione e della promozione. In un commento sulla valenza delle nuove infrastrutture per la città, l’assessore ai servizi civici Giancarlo Martella ne ha anche sottolineato l’importanza peculiare per Milano, in cui le reti informatiche non devono rimanere circoscritte alle strutture comunali ma stimolare la crescita di iniziative dei privati e delle aziende in una realtà, quella lombarda ma più in generale italiana, che rispetto all’Europa mostra ancora una minor diffusione del computer e di famiglie che possiedono un collegamento a Internet.



A Milano la tabella di marcia per la realizzazione delle infrastrutture, ufficialmente stabilita nel febbraio del 1999 con un piano triennale di cablatura dell’area metropolitana che prevede la stesura di circa mille chilometri di fibra ottica, si sta seguendo più o meno nel rispetto dei tempi: al 31 marzo 2000 i cavi posati sono arrivati a 343 km e, secondo i dati rilevati ed elaborati da Assoedilizia, l’associazione milanese della proprietà edilizia, questo risultato porta la metropoli ai primi posti nella classifica delle altre città europee, come Parigi, Londra, Francoforte, Amsterdam o Bruxelles e in prima posizione in Italia per numero di operatori coinvolti. Nei lavori di cablaggio sono impegnate diverse società, e al fine di regolare la posa dei cavi, la giunta comunale ha varato nel 1998 un apposito regolamento per coordinare le attività dei diversi cantieri e dare norme precise di costruzione.



Attori in gioco e servizi



A firmare la convenzione per la posa di reti di TLC, al 31 dicembre 1999, sono stati undici operatori: Albacom, Autostrade, Colt Telecom, Global Crossing, Hermes Europe Raitel, Infostrada, Metroweb, Omnitel Pronto Italia, Telecom Italia, Wind Telecomunicazioni e MCI WorldCom. Ma al momento in cui scriviamo sono in attesa per la firma della convenzione anche altri gestori, come Interoute, per il collegamento delle aree di S. Donato Milanese e Settimo Milanese; Carrier One, per la rete d’accesso e l’interconnessione di altri operatori con nodi IP per circa 90 km; Aexis Telecom, per la rete d’interconnessione fra operatori per circa 90 km; LD COM per la centrale di raccolta traffico degli altri operatori per collegamenti internazionali; e Planet che dovrebbe lavorare su una rete d’accesso di circa 80 km.



Ma quali servizi sono o saranno disponibili per le aziende e quanto costano? Vediamo quelli forniti dagli operatori che hanno al loro attivo il maggior numero di chilometri di fibra ottica già posati: Metroweb e Fastweb ad esempio, le società create da AEM ed e.Biscom, si occupano rispettivamente della fornitura di fibra ottica e dell’offerta di servizi integrati per le aziende. Metroweb ha nei progetti non solo il cablaggio di Milano ma anche la realizzazione di una rete regionale che nei prossimi anni dovrebbe estendersi in tutto il Nord Italia. Su questa infrastruttura Fastweb è in grado di fornire tramite un unico accesso integrato ad alta velocità servizi voce, dati, Internet e videoconferenza. Come ha spiegato la società, la rete trasporta anche servizi video, è compatibile con centralini e telefoni, ed è basata su anelli ridondati con la funzione di assicurare la continuità del servizio anche in caso di malfunzionamenti. L’uso della rete avviene in modalità "always on", ossia 24 ore su 24 senza tariffazione a tempo, e per le chiamate fuori dalla rete Fastweb verso altri operatori è addebitato solo il costo della terminazione della chiamata.



Lombardiacom: occhi puntati su xDSL e wireless local loop



Riguardo alle attività di cablatura in corso nell’area di Milano abbiamo sentito l’opinione anche dell’amministratore delegato di Lombardiacom Riccardo Negro: "Non ha molto senso puntare alla cablatura della città - dichiara - dato che AEM sta già predisponendo fibra per tutti". Negro in sostanza non vede particolare spazio di attività per gli altri operatori che stanno lavorando alla messa in opera dei nuovi cavi ad alta capacità. "Rispetto a quanto sta posando AEM, agli altri operatori rimane poco. Noi invece porremo, evidentemente, grande attenzione a tutto ciò che è fuori Milano, per colmare anche il gap che esiste tra la grande metropoli e il resto della Lombardia, dove ci sono realtà industriali e imprenditoriali comunque importanti e che vanno servite. Ci giochermo una partita "larghezza di banda" soprattutto attraverso tecnologie come xDSL e il wireless local loop: su queste portanti offriremo alle aziende servizi a valore aggiunto interattivi che stiamo confezionando e che saranno pronti all’inizio dell’anno prossimo, quando l’unbundling sarà pienamente disponibile. Saranno servizi che faranno riferimento sia all’integrazione telefonia-Internet, sia all’uso del multimedia streaming".



Nuove applicazioni



L’offerta è in corso di preparazione per le piccole e medie aziende e per il mercato small office/home office (soho), mentre per le grandi società è disponibile un’offerta a un prezzo fisso mensile per utente di 57 mila + Iva che può decrescere in base al numero di collegamenti all’interno dell’azienda. I possibili servizi sono numerosi e fra questi vi saranno applicazioni nel campo della sicurezza: "Intendiamo portare agli utenti anche servizi di nuova generazione - ha commentato Stefano Parisse direttore marketing di Fastweb - come l’applicazione del video su Internet per la sicurezza delle case attraverso il collegamento a istituti di vigilanza".



Tra i servizi addizionali quello di "bandwidth on demand" consente di acquistare una maggior capacità di trasmissione sulla rete solo quando se ne ha effettiva necessità. In collaborazione con altri partner la società sviluppa anche progetti di e-commerce, creazione di portali, teleformazione e telelavoro, e distribuzione di contenuti video.



Per quanto concerne le tecniche di cablaggio, la rete di fibra ottica arriva fino agli edifici e agli uffici o agli appartamenti secondo un modello di "fiber to the building" che elimina i problemi di lentezza tipici dell’ultimo miglio (local loop). Per la sistemazione della fibra, Fastweb punta a sfruttare le condutture già esistenti nell’edificio, studiando caso per caso la soluzione più adatta. Gli eventuali interventi sono effettuati a spese della società, senza costi aggiuntivi per l’azienda o il privato.



Fra gli altri operatori che a Milano hanno già posato molti chilometri di fibra ottica, Colt Telecom avrebbe reso operativa una rete in fibra che attraversa i principali settori economici e finanziari collegando numerosi edifici: "Abbiamo già espanso la rete verso Sesto S. Giovanni e Cinisello per un’utenza tipica che per noi è quella affari - ha detto il direttore marketing Vincenzo D’Ambrosio". Ma oltre all’ampliamento della rete cittadina, Colt è anche operativa sulle reti a larga banda di Torino e di Roma che interconnetterà a Milano. Quanto alla tecnica di impianto, Colt stende la fibra predisponendo canalizzazioni proprie che interra effettuando nuovi scavi o inserisce in condutture già esistenti. Fra i servizi offerti agli ISP e alle aziende vi sono interconnessione di reti locali ad alta velocità, circuti da 64 kbps a 155 Mbps per l’accesso a Internet, servizi di hosting e housing.



MCI WorldCom, un altro dei principali operatori in gioco e con parecchi chilometri di cavi già installati, ha completato a fine marzo i primi due anelli SDH della propria MAN (Metropolitan Area Network) a Milano, e attraverso questa rete offre servizi di TLC che si propongono di dare alte prestazioni ed elevata affidabilità a livello end-to-end. L’offerta si rivolge soprattutto alle imprese che devono comunicare in linea diretta con le proprie sedi e anche a società che operano in campo assicurativo, bancario o finanziario e che devono poter contare su connessioni affidabili 24 ore su 24. Si va da una formula che consiste in circuiti punto-punto a 64 kbps per applicazioni di fonia in alta qualità, a un’altra che sempre in collegamento digitale punto-punto offre su rete in fibra SDH una banda da 64 kbps a 155 Mbps. Quest’ultima si adatta in particolare ad applicazioni come il trasporto in tempo reale di grosse moli di informazioni di valore elevato, provenienti ad esempio da mainframe, ma anche a chi deve disporre di connessioni affidabili o intende creare reti private in grado di dare agli utenti un alto livello di sicurezza.



a cura di Giorgio Fusari

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