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Le stampanti in azienda, una risorsa "intelligente"

Networking Italia - febbraio 2000



Nuove funzionalità rendono entità quasi autonome le laser dedicate alle imprese e studiate per l’utilizzo nei gruppi di lavoro



Fra le periferiche per l’ufficio, cioè tutti quei dispositivi collegabili a un computer per svolgere varie funzioni, la stampante occupa ancora un ruolo peculiare. Riviste vecchie e nuove la raffigurano innumerevoli volte accanto al pc, come mezzo insostituibile per trasferire su supporto cartaceo i dati e le informazioni digitali visualizzati sul monitor, ma se "un computer, una stampante" è da sempre un’associazione mentale per tutti immediata, il concetto di stampante di rete è un passo in più di grande qualità. Le reti hanno imposto l’assimilazione di questo concetto più ampio, che scioglie fisicamente la stampante dal singolo utente per trasformarla in "risorsa di rete". Oggi le stampanti sono risorse sempre più intelligenti, unità a sé stanti in grado di inviare messaggi sul loro stato di funzionamento e di operatività a chi è responsabile dell’amministrazione e del controllo dell’ambiente IT. Condivisione delle risorse fra vari utenti e stampa in rete significano in ogni ufficio maggior produttività e minori perdite di tempo per ogni persona, che direttamente dalla propria postazione può lanciare la stampa del suo documento. Ma condivisione significa anche riduzione del TCO, il Total Cost of Ownership, attraverso l’uso di tecnologie che, specie se applicate su reti molto estese, consentono di prevenire in maniera intelligente i problemi di malfunzionamento della stampante o di controllarne costantemente l’utilizzo al fine di ottimizzare lo sfruttamento di ogni singola unità di stampa. Le stampanti laser basate su tecnologia elettrofotografica, la stessa che si può osservare già diffusamente applicata da anni nelle fotocopiatrici, rappresentano la categoria tipicamente utilizzata in ufficio dalle aziende piccole e grandi che, pur a livello diverso, hanno necessità di dispositivi affidabili, con costi accettabili, il più possibile autonomi e in grado di sostenere senza particolari problemi picchi di lavoro previsti o imprevisti.


Nuove funzionalità

Prescindendo per il momento da considerazioni sull’evoluzione dell’hardware, occorre osservare che le innovazioni più interessanti introdotte nell’ultima generazione di stampanti laser riguardano le funzionalità che permettono alla periferica di offrire un trattamento della stampa e del documento di più alta qualità, che risponde a nuove esigenze dell’utente. Con la diffusione delle reti, infatti, oltre alla produttività cresce anche la complessità dei sistemi e di conseguenza si manifestano nuove necessità di gestione e sicurezza. Per queste ragioni i principali produttori sul mercato, che per anni avevano focalizzato l’attenzione soprattutto sull’offerta di hardware di stampa, sono oggi concentrati sullo sviluppo di soluzioni integrate hardware/ software di stampa distribuita che puntano a risolvere necessità specifiche di ciascun segmento di mercato, dalla piccola rete con pochi utenti al workgroup aziendale che produce giornalmente grandi volumi di stampe.

La crescita dell’intelligenza delle stampanti di rete si può osservare anche nella gestione del colore: alcuni modelli di laser a colori sono dotati di sistemi per il riconoscimento automatico, all’interno di un documento, delle pagine in solo nero, al fine di permettere alla stampante di funzionare in queste parti alla massima velocità per accorciare il tempo globale di stampa. I miglioramenti dei cosiddetti PDL (Page Description Language), ossia i linguaggi di descrizione della pagina, fanno sì che la stampante sia in grado di interpretare in maniera selettiva la parte grafica rispetto al testo, attuando processi di elaborazione ottimizzata per ciascuna area del documento. Il supporto del protocollo IPP (Internet Printing Protocol) sulla stampante rende la periferica accessibile all’amministratore di rete o al normale utente, che può stampare il suo lavoro senza preoccuparsi del luogo in cui si trova. In particolare, le stampanti di marche diverse basate su protocollo SNMP (Simple Network Management Protocol) sono identificate e controllate in rete senza problemi attraverso i loro MIB (Management Information Base) dai software di gestione che adottano SNMP. Altre stampanti portano poi al loro interno pagine Web o funzioni Telnet: semplicemente selezionando l’icona della stampante, all’operatore appare una serie di pagine con informazioni dettagliate su quella determinata periferica, le quali permettono la sua configurazione da remoto. Fra le laser presenti sul mercato ci sono anche modelli dotati di una funzione preinstallata di posta elettronica, che permette di spedire direttamente alla stampante i documenti pronti, all’occorrenza "aggirando" i firewall o i pc su cui risiedono applicazioni software non compatibili. Sempre su questi modelli esiste un’altra funzione di spedizione messaggi che invia in automatico una e-mail di notifica all’utente, per avvertirlo che il suo lavoro è in corso di stampa oppure che si sono esaurite le riserve di toner o di carta. Altre funzioni di alcune stampanti permettono di inviare una volta sola sulla rete più copie di un unico file, allo scopo di eliminare il traffico di rete dovuto alla stampa in multicopia del medesimo documento. In questo modo i vari set di documenti prodotti si possono raccogliere tramite fascicolatura elettronica, senza tempi morti o lunghe pause tra la fase di elaborazione e quella di stampa.



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Tra il 1998 e il 1999 si evidenzia la decisa flessione delle stampanti laser con velocità di stampa fino a 6 pagine al minuto, soppiantate nel settore consumer dai modelli a getto d’inchiostro e nel mondo professionale dai più recenti modelli da 8 ppm



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Nonostante il dominio delle stampanti inkjet sulla totalità del mercato, il comparto business indirizza le sue scelte guardando alla crescita dei volumi di stampa e alle esigenze di maggiore produttività e attenzione al costo per pagina



Hardware che migliora

La velocità, espressa in pagine per minuto (ppm) e determinata dalla potenza del motore di stampa, è in continua crescita grazie ai microprocessori impiegati, basati su diverse tecnologie e in grado di offrire una capacità di elaborazione sempre più grande. Di pari passo cresce, in funzione del segmento e del tipo d’uso, anche la quantità di memoria RAM della singola stampante.

L’evoluzione dei sistemi di "smoothing" per l’arrotondamento dei caratteri e dei linguaggi di definizione della pagina permette di migliorare sempre più la precisione di restituzione delle font in stampa. I passi avanti della tecnologia proseguono anche per ciò che riguarda la risoluzione di stampa, sia in bianco e nero che a colori, la quale parte da 600 dpi (dot per inch, punti per pollice) per arrivare a 1.200 dpi e oltre, con l’ausilio di varie tecnologie proprietarie sviluppate dalle singole case. Si cerca poi anche di raffinare la qualità del toner: alcune aziende hanno realizzato toner costituiti da particelle sempre più sferiche, in modo da produrre immagini più uniformi e con colori più fedeli. Naturalmente il livello della tecnologia sale anche in funzione del tipo di utilizzo, a seconda del segmento di appartenenza o del settore professionale a cui è indirizzata. Le stampanti, le multifunzione e le copiatrici digitali a colori di fascia alta, per esempio, possono essere dotate di un controllo del colore più professionale e avanzato, incorporando o collegandosi esternamente a un RIP (Raster Image Processor), ossia un server di stampa dotato di hard disk e memoria RAM, avente il compito di migliorare le prestazioni della stampante in queste specifiche applicazioni.

L’attenzione di molti produttori è poi rivolta anche al rispetto dell’ambiente. Alcune aziende puntano a progettare modelli in grado di evitare emissioni di gas nocivi (come l’ozono) e a studiare sistemi per mantenere separati componenti come il rullo fotostatico e materiali di sviluppo consumabili come il toner e il developer: ciò per sfruttare al massimo il primo e per ottenere un ricambio non troppo frequente dei secondi, al fine di ottimizzare l’economicità di gestione della stampante.


(didascalia)

Le vendite dei sistemi laser a colori sono quasi raddoppiate anno su anno, indicando che gli utenti sono particolarmente propensi a utilizzare questo tipo di tecnologia. I dati Smau indicano per il primo semestre 1999 un valore di 5.770 unità vendute, che conferma questo trend.



La gestione in rete

La possibilità di controllare lo stato delle periferiche in rete può avere importanza marginale quando gli utenti sono pochi, ma diventa essenziale nel momento in cui il numero di stampanti da gestire è elevato o quando la rete risiede fisicamente in un luogo diverso da quello in cui si trova il network manager. Oggi il software di gestione fornito per l’amministrazione delle stampanti comprende strumenti molto sofisticati, indispensabili per consentire all’amministratore dell’ambiente IT non solo di effettuare la configurazione remota dei dispositivi e i controlli sullo stato di funzionamento delle stampanti, ma anche di avere una panoramica completa dell’intensità di utilizzo del singolo apparecchio e del tipo di applicazioni per le quali viene adoperato più di frequente nell’arco di un determinato periodo di tempo. Il software di gestione può fare tutto ciò suddividendo le periferiche secondo la loro localizzazione per singolo dipartimento aziendale o per singolo utente.

Per quanto riguarda le funzioni di monitoraggio dei dispositivi in rete, i software basati sul protocollo SNMP riconoscono automaticamente le stampanti all’interno di una LAN con architettura TCP/IP, tramite una scansione degli indirizzi IP. Le stampanti rilevate possono essere poi identificate con delle icone sull’interfaccia che appare a video, le quali possono avere etichetta diversa a seconda del tipo di hardware identificato o della fallita identificazione. Alcuni software possono consentire al manager IT di creare una mappa della propria rete, mediante operazioni di congiungimento delle stampanti con linee di colore diverso in base alla loro appartenenza allo stesso gruppo IP. Le mappe si possono poi salvare e richiamare quando è necessario. Il software esegue anche un controllo dello stato delle stampanti a intervalli definiti, mentre le funzioni di configurazione remota permettono all’utente di cambiarne le impostazioni, quali la scelta dei cassetti di alimentazione o l’opzione fronte/ retro, e di eseguire l’aggiornamento del firmware per le stampanti supportate. Per ciò che concerne invece il controllo delle risorse di rete in termini di consumi e di costi, vi sono software con funzioni specifiche di accounting che permettono di non perdere di vista, nella spesso frenetica e caotica attività dei grandi uffici, i costi sostenuti per la stampa della documentazione aziendale. L’IT manager può così tenere sotto controllo i flussi di stampa delle diverse periferiche connesse alla rete. Gli attuali software di gestione sono infatti in grado di rilevare e registrare in appositi file numerosi parametri, come il tipo di supporti su cui avvengono le stampe, i formati carta, i vassoi carta dedicati o l’uso del colore.

Analizzando successivamente le varie informazioni raccolte, tali software riescono a determinare quali sono i maggiori utilizzatori delle stampanti in rete e i carichi a cui vengono sottoposte le varie stampanti e i server di stampa. In base a tali dati l’amministratore IT è poi in grado di decidere se collegare nuove stampanti o se ripartire e bilanciare in maniera più opportuna i carichi di lavoro sulle stampanti già installate nel sistema.


Una stampa ancora più versatile

I modelli di stampanti da poco introdotti sul mercato offrono funzionalità che rendono sempre più "elastico" il processo di produzione e gestione del documento: si trovano macchine dotate di funzioni che vengono definite di "hold printing", cioè in grado di permettere l’esecuzione, per esempio, di stampe confidenziali o private, che tornano utili quando non si desidera che qualcuno possa vedere un documento riservato o personale che si trova in fase di stampa. Tramite questa funzione un utente della rete che ha già lanciato il comando di stampa dalla propria postazione può ritardarne l’esecuzione, fino a quando inserisce un codice PIN (Personal Identification Number), associato a quella stampa, attraverso il pannello di controllo della stampante. Altre funzioni, definite di "verify print job" o di "proof and hold" a seconda della casa, consentono di evitare la stampa di copie multiple prima di aver verificato se la stampa è corretta, producendo inizialmente solo una copia. Dopo la verifica, le copie restanti possono essere stampate o cancellate. Altre funzioni permettono di stampare il numero di copie desiderate del documento e di registrare in memoria una copia del lavoro per poterlo riprodurre ancora in un secondo momento; è anche possibile registrare il lavoro senza stampare nessuna copia, per trasferirlo su carta solo quando lo si sarà deciso. Innovazioni ulteriori per alcuni modelli di stampanti laser sono le funzioni estese basate su linguaggi evoluti di descrizione della pagina, come il PostScript 3: tali funzioni rendono possibile un’operazione detta di "pull print", cioè la capacità di stampare direttamente file in formato HTML o Acrobat PDF (Portable Document Format) tramite operazioni di "drag and print" che evitano all’utente di lanciare il Web browser o l’applicazione specifica per la visualizzazione di questo tipo di file.

Giorgio Fusari

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