La crescente esigenza di supportare i carichi di lavoro generati dalle applicazioni di intelligenza artificiale e apprendimento automatico porta i processi di sviluppo verso la realizzazione di SoC ‘application-specific’, in grado di soddisfare i requisiti di differenti settori industriali
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Un salto quantico, un cambio nodale di paradigma tecnologico compiuto nella progettazione dei moderni dispositivi elettronici: così si potrebbe definire l’architettura system-on-chip (SoC), con le sue peculiarità ormai diffusa in una vasta gamma di sistemi e dispositivi complessi, anche se non si può certo dire che, in tale segmento di prodotti, le sfide progettuali siano del tutto risolte, soprattutto a livello di complessità e sicurezza dei dispositivi. Il settore, tuttavia, fiorisce di nuovi SoC. Solo alcuni recenti esempi di prodotti immessi sul mercato includono la nuova generazione di SoC Snapdragon Serie G, annunciati a marzo dalla californiana Qualcomm nella lineup 2025: sono piattaforme di gaming specificamente ideate per fornire ancora più velocità, prestazioni, capacità grafiche, ai dispositivi di gioco portatili. A precedere la Serie G, il lancio, a febbraio, della Snapdragon 6 Gen 4 Mobile Platform. Questa piattaforma mobile non significa soltanto potenti prestazioni, maggiore durata della batteria, connettività 5G ultrarapida, ma punta a ridefinire l’esperienza di gioco di chi vuol interagire con immagini di qualità 4K e con un audio wireless ‘lossless’, quindi audio di qualità migliore, in grado di preservare tutte le informazioni della registrazione originale.
