Sicurezza nell’Internet of Things: le tecnologie chiave di protezione
Riuscire a difendere con successo i dispositivi e le infrastrutture IoT dipende dalla capacità di adottare un insieme di tecnologie, in parte consolidate e in parte emergenti. La società di analisi di mercato Forrester indica quali sono quelle più importanti
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Non esiste certo una formula univoca per risolvere con facilità tutte le falle e i problemi di sicurezza potenzialmente presenti nei dispositivi e nelle applicazioni Internet of Things (IoT). E ciò oggi, sottolinea in uno studio la società di ricerche Forrester, impone ai professionisti della sicurezza di adottare un’ampia gamma di tecnologie di protezione e difesa, per riuscire a mettere al riparo le implementazioni IoT dalle innumerevoli e sempre crescenti cyber-minacce.
Tra l’altro, gli attacchi si stanno facendo non solo più ingannevoli, variegati, sofisticati, difficili da identificare, ma si caratterizzano anche per una pericolosità crescente: con l’avvento della IoT, l’orizzonte delle minacce si amplifica, dalla sicurezza logica delle informazioni, ai problemi di safety. In altre parole, i rischi di compromissione e i danni non si limitano più al solo patrimonio informativo aziendale, fatto di dati e applicazioni, ma possono estendersi anche alle infrastrutture fisiche. Nei casi peggiori, le vulnerabilità di questi sistemi possono mettere a rischio l’incolumità delle persone.
Tante potenziali vulnerabilità
Per ricordare quanto i dispositivi IoT possano rivelarsi fragili, Forrester ricorda l’attacco DDoS (distributed denial of service) subìto nell’ottobre 2016 da Dyn, fornitore di servizi DNS (domain name server). Il danno si è tradotto nell’impossibilità per molti utenti nel mondo di accedere a siti web popolari, come Twitter, Spotify, Reddit. La tecnica di attacco ha sfruttato le vulnerabilità di molti dispositivi connessi a Internet, nella maggioranza telecamere, sistemi DVR e router, molti dei quali dotati di scarsi meccanismi di sicurezza, o addirittura totalmente privi.
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Non esiste certo una formula univoca per risolvere con facilità tutte le falle e i problemi di sicurezza potenzialmente presenti nei dispositivi e nelle applicazioni Internet of Things (IoT). E ciò oggi, sottolinea in uno studio la società di ricerche Forrester, impone ai professionisti della sicurezza di adottare un’ampia gamma di tecnologie di protezione e difesa, per riuscire a mettere al riparo le implementazioni IoT dalle innumerevoli e sempre crescenti cyber-minacce.
Tra l’altro, gli attacchi si stanno facendo non solo più ingannevoli, variegati, sofisticati, difficili da identificare, ma si caratterizzano anche per una pericolosità crescente: con l’avvento della IoT, l’orizzonte delle minacce si amplifica, dalla sicurezza logica delle informazioni, ai problemi di safety. In altre parole, i rischi di compromissione e i danni non si limitano più al solo patrimonio informativo aziendale, fatto di dati e applicazioni, ma possono estendersi anche alle infrastrutture fisiche. Nei casi peggiori, le vulnerabilità di questi sistemi possono mettere a rischio l’incolumità delle persone.
Tante potenziali vulnerabilità
Per ricordare quanto i dispositivi IoT possano rivelarsi fragili, Forrester ricorda l’attacco DDoS (distributed denial of service) subìto nell’ottobre 2016 da Dyn, fornitore di servizi DNS (domain name server). Il danno si è tradotto nell’impossibilità per molti utenti nel mondo di accedere a siti web popolari, come Twitter, Spotify, Reddit. La tecnica di attacco ha sfruttato le vulnerabilità di molti dispositivi connessi a Internet, nella maggioranza telecamere, sistemi DVR e router, molti dei quali dotati di scarsi meccanismi di sicurezza, o addirittura totalmente privi.
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