Un’oasi tecnologica nel deserto
Sabbia, polvere e caldo. Ma anche mare blu e hotel superlusso da sette stelle, come il Burj Al Arab. Questa è Dubai, una città-stato che da un po’ di tempo non si accontenta più di vivere, si fa per dire, di solo petrolio. Da qualche anno il Governo locale ha deciso di non far dipendere l’economia dell’area soltanto dall’estrazione di idrocarburi, investendo su un possente sviluppo immobiliare e anche sull’alta tecnologia. Fra gli innumevoli cantieri aperti vi sono infatti anche quelli per la costruzione di un’ ‘Oasi del silicio’, ubicata in una posizione favorevole, in termini di facilità d’accesso all’aeroporto internazionale. Il parco tecnologico si chiama Dubai Silicon Oasis (DSO) e quando sarà terminato e funzionerà a pieno regime avrà il compito di attirare investimenti e talenti da tutto il mondo della ricerca e dell’innovazione, nel settore della microelettronica e dell’information technology.
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