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Industrial edge computing e piattaforme “edge-to-cloud”: perché sono importanti e come funzionano

Il futuro delle piattaforme industrial Internet of Things (IIoT), ricorda Gartner, richiede un approccio ibrido, in grado d’integrare la gestione dell’infrastruttura di rete periferica (edge) e la connettività con il cloud. Nel settore industriale, infatti, varie applicazioni IIoT sono sensibili alla latenza e possono beneficiare di un’elaborazione decentralizzata nella periferia della rete


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Nelle infrastrutture Internet of Things (IoT) la componente edge sta assumendo un ruolo via via più rilevante. Soprattutto, quando l’obiettivo è implementare applicazioni in cui, per ragioni di latenza e costi di trasmissione, non risulta conveniente spedire grandi moli di dati nel cloud, per le successive operazioni di elaborazione. Più aumentano le applicazioni con requisiti real-time d’interazione e trasmissione dati, più le organizzazioni che avevano inizialmente affrontato la sfida della trasformazione digitale adottando un approccio “cloud-first”, stanno rendendosi conto delle potenzialità dell’infrastruttura edge, e dell’importanza dell’edge computing.

Definendo le soluzioni di edge computing come infrastrutture in grado di facilitare l’elaborazione dati a livello, o in prossimità, della fonte che li ha generati, la società di consulenza e ricerca Gartner, ha previsto, già nel 2018, che, entro il 2025, il 75% dei dati generati dalle imprese saranno creati al di fuori di un tradizionale data center centralizzato, o di un cloud.

Globalmente, secondo uno studio della società di ricerca Global Market Insights (GMI), nel 2021 il mercato edge computing ha superato i 7 miliardi di dollari, ed è previsto espandersi con un CAGR (tasso annuo di crescita composto) di oltre il 25% tra il 2022 e il 2030, in ragione della crescente domanda di dispositivi IoT di monitoraggio in tempo reale, per avvicinare le applicazioni aziendali alle origini dei dati da cui traggono informazioni. 


Industrial IoT verso l’approccio ibrido edge-to-cloud

Sempre Gartner definisce le piattaforme industrial Internet of Things (IIoT) come un insieme di funzionalità software integrate che permettono di migliorare i processi decisionali di gestione degli asset, fornendo visibilità operativa e controllo su impianti, infrastrutture e attrezzature industriali. Il futuro della IIoT, scrive Gartner, verso fine 2021, nel “Magic Quadrant for Industrial IoT Platforms”, richiede un approccio ibrido edge-to-cloud. In effetti, ultimamente, nel mondo industriale, svariati vendor di tecnologia del settore parlano di “industrial edge computing”, e del ruolo delle soluzioni IIoT edge-to-cloud. Si tratta, in sostanza, di piattaforme di connettività indirizzate a gestire in maniera unificata i flussi di dati, dagli ambienti di fabbrica fino ai sistemi cloud aziendali, elaborando direttamente nella rete periferica i workload applicativi con requisiti real-time, e inviando nella nuvola solo i dati che richiedono più elevati livelli di calcolo. Tali piattaforme hanno quindi la capacità, da un lato, d’integrarsi, dialogare, raccogliere dati, da un insieme molto eterogeneo di dispositivi legacy (sensori, PLC – programmable logic controller; SCADA – supervisory control and data acquisition; MES – Manufacturing Execution System; ecc.), esistenti negli impianti industriali, e, dall’altro, di connettersi e integrarsi con i sistemi enterprise di gestione e analisi dei dati, che sono basati nel cloud. 

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